VISTO
Venerdì 15 alle ore 9, con la solita cartellina piena di documenti, sono andata all'ambasciata di Roma per la richiesta del visto.
Avendo parlato con ragazzi che avevano l'appuntamento prima di me, sapevo già cosa aspettarmi, ma ero agitata lo stesso (strano).
Prima di tutto ho dovuto aspettare in fila che chiamassero il mio nome, fare un controllo di sicurezza, consegnare il cellulare ed entrare nella sala d'attesa (se si può chiamare così).
Lì c'erano altre persone, tra cui ragazzi che faranno un'esperienza come la mia, con cui, per fortuna, ho passato il tempo mentre aspettavo.
Al mio turno mi hanno fatto firmare un documento, mi hanno chiesto quanto tempo sarei stata all'estero e mi hanno mandata a posto dicendomi di aspettare che chiamassero il numero che mi avevano appena dato.
Una volta chiamato quel numero sono andata in uno sportello dove mi hanno preso passaporto, documenti, impronte digitali e mi hanno detto di aspettare la chiamata del console (o come si chiama il tizio che ti fa domande in inglese).
Dopo questa specie di intervista, mi hanno detto che il passaporto con il visto sarà pronto e inviato all'indirizzo da me scelto.
Fine.
Avevo aspettative peggiore, invece non è stato nulla di complicato!
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Inoltre, mancano solo 44 giorni alla mia partenza!
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